mercoledì 3 novembre 2010

L'Italia nelle mani del Bunga Bunga



Va in scena il nuovo programma di governo del Popolo della Libertà con lo slogan "più escort per tutti".
Si chiama Ruby la nuova fiamma a cui il Silvio Berlusconi ha dedicato le sue particolari attenzioni, un'esotica ballerina di ventre che, neppure maggiorenne, ha scatenato un vero è proprio terremoto nelle istituzioni.
Passati in secondo piano temi come la disoccupazione, la crisi economica e l'ingovernabilità del paese da parte di una maggioranza arenata nelle liti di potere, tutti i media si concentrano su un tema di maggior spessore e certamente più interessante per i tanti Italiani appassionati di Gossip.
Le telecamere cercano di sbirciare all'interno delle feste private tanto care al Premier, a cui partecipano figure di spicco, personaggi famosi e naturalmente escort.
Persone amiche, che danno conforto e affetto al povero Presidente del Consiglio, oppresso dai doveri istituzionali.
Purtroppo anche nelle migliori famiglie ci sono le pecore nere, ed ecco che compaiono ragazze intraprendenti come Ruby che, tradendo la fiducia che Silvio riponeva in lei, compie una bravata scatenando un caso nazionale circa le abitudini private del Premier.
Arrestata con l'accusa di furto, Ruby viene rilasciata grazie ad una telefonata voluta da Berlusconi, informato personalmente dell'accaduto da un'amica di lei, Michelle, che aveva il suo numero di telefono.
Infomazioni fornite dalla stessa Ruby, che da buona amica da anche consigli a Berlusconi nell'organizzare le sue feste, sostenendo che "ci sono troppe oche ad Arcore".
Per giustificare l'intervento venuto dall'alto, sembra che qualcuno si sia inventato che la ragazza fosse addirittura la nipote del Presidente Egiziano Mubarak, informazione in seguito rivelatasi falsa.
Tuttavia un normale processo di identificazione di una persona accusata di furto viene interrotto, ed ora tutti si chiedono come sia possibile che un Primo Ministro abbia questo genere di frequentazioni e che usi i suoi poteri per interferire con la normale attività svolta dalla Polizia di Stato, per aiutare una ragazza che è evidentemente una escort.
Sia ben chiaro, a nessun Italiano interessa se Silvio Berlusconi inviti o meno alle sue feste private donne giovani e attraenti, o se una escort di nome Michelle possieda il suo numero di cellulare, ciò che veramente è importante è l'inammissibilità del comportamento del Presidente del Consiglio del Governo Italiano che, trastullandosi tra feste e bagordi, usa il suo potere per fare pressioni su di un commissario affinchè venga rilasciata una sua protetta.
Assistiamo alla solita euforia mediatica, per cui tutte le trasmissioni televisive si gettano a pesce su questo nuovo caso, invitando a partecipare i sostenitori di Silvio, pronti a stracciarsi le vesti in sua difesa sostenendo l'assoluta trasparenza e innocenza di un'intervento in realtà finalizzato a riportare sulla retta via una pecorella smarrita.
Smarrita non più di tanto, dato che Ruby, alias Karima El Mahroug, ha certamente trovato la strada del successo, ed ora le sue foto sexy appaiono ovunque in televisione, su Internet e sui giornali.
Al momento la ragazza è "sotto protezione", ma da pochi giorni ha raggiunto la maggiore età, molto probabilmente la vedremo quindi come ospite nei consueti programmi televisivi spazzatura, che ormai sono la quasi totalità.
A quel punto Ruby potrà svelarsi ai molti che smaniano di saperne di più sui gusti di Berlusconi, raccontandoci cosa in realtà accade in quelle feste ad Arcore.

"Meglio essere appassionati di belle ragazze, che gay".

Questa la frase con cui il Presidente del Consiglio tenta di sbrigarsela, in visita alla fiera di Milano

Che Silvio Berlusconi sia sottoposto ad una campagna mediatica di diffamazione è chiaro come il sole, quello che è difficile da comprendere è la leggerezza ed anche l'ingenuità con cui si rende ricattabile in questo modo, avvicinando ragazze pronte a tutto pur di diventare famose o spillare qualche soldo.
E' lecito aspettarsi, da un Presidente del Consiglio, che rappresenta l'Italia nel mondo, un comportamento più consono alla sua carica e se proprio non può rinunciare a quelle feste, che presti perlomeno maggiore attenzione alle persone che fa entrare nella sua sontuosa villa.

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