giovedì 29 luglio 2010

Il futuro dell'evoluzione umana

In natura tutti i processi evolutivi seguono un tasso di evoluzione esponenziale. Secondo tale andamento nei primi istanti di vita il processo appare lineare, quasi costante, ma da un certo punto in poi si assiste ad un'aumento vertiginoso. Questo concetto può essere applicato anche al provesso di evoluzione tecnologica umana che, a partire dal diciannovesimo secolo ha conosciuto un notevole incremento nel numero di scoperte e invenzioni.
Il principio viene spiegato dettagliatamente nella "legge dei ritorni acceleranti", secondo la quale tecnologie altamente avanzate arriveranno ben prima di quanto le persone che ragionano linearmente assumono.
Fino a questo momento la tecnologia è cresciuta di pari passo con l'aumento dell'intelligenza umana, intesa come l'insieme di funzioni conoscitive, adattative e immaginative. Nella "Futurologia", la disciplina che cerca con metodi scientifici di prevedere quale sarà l'evoluzione umana, viene menzionato un concetto interessante, denominato "Singolarità Tecnologica".
Con questo termine si indica un punto, previsto nello sviluppo di una civilizzazione, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani moderni. La Singolarità si riferisce quindi all'avvento di una intelligenza superiore a quella umana, e ai progressi tecnologici che, a cascata, si presume seguirebbero. Con l'avvento delle macchine e dell'intelligenza artificiale ci stiamo avvicinando a questo punto di svolta evolutivo e ci saranno ricadute nella vita di tutti i giorni che difficilmente allo stato attuale possiamo a immaginare. Fino a questo momento le scoperte e invenzioni più importanti sono nate da intuizioni di singole persone particolarmente dotate, ma comunque limitate dalla capacità umane. Attendiamo con ansia la nascita di questa nuova entità che ci permetterà di risolvere tutte le problematiche moderne quali guerra, fame e malattie e, molto probabilmente, ci porterà verso la conquista delle stelle.

martedì 27 luglio 2010

I soldi ? Prendiamoli da chi ce li ha

Viktor Orban, premier Ungherese ha avuto un'intuizione a dir poco geniale.
Visto che la crisi che ci sta riducendo alla fame è stata causata dalle banche, le quali nonostante tutto in questo periodo hanno presentato in maggioranza bilanci in utile, ha pensato di far loro contribuire alla ripartenza dell'economia introducendo una tassa sugli attivi dello 0,45% per le banche e del 5,2% per le compagnie assicurative.

“Le istituzioni finanziarie devono fare la loro parte nella distribuzione più equa degli oneri fiscali, almeno temporaneamente, per il periodo necessario a far riprendere quota all’economia e a stabilizzare la situazione finanziaria. La tassa imposta alle banche è necessaria, giusta ed efficace ed è utile agli interessi del paese e delle persone in condizioni particolarmente difficili”.

Con queste parole nel parlamento bulgaro, la legislazione è stata approvata, suscitando le ire degli investitori internazionali e del Fondo Monetario Internazionale, che sostengono che tali misure ostacolano la ripresa.
E' evidente che per queste figure sia più giusto che una crisi creata dalla speculazione e dall'avidità di pochi, venga pagata interamente dal popolo, con tagli agli stipendi, riduzione della spesa statale e svendita della proprietà pubblica.

Ultimamente stiamo assistendo ad un'abuso del principio "socializza le perdite, privatizza gli utili". Va bene quando l'economia gira e nessuno ci fa caso più di tanto, ma è fin troppo evidente che le persone diciamo "normali" sono ormai allo stremo e non riescono più ad andare avanti. Le riserve economiche accumulate nel periodo di benessere dai nostri genitori si stanno assottigliando e quando saranno esaurite saranno guai seri.
Prima di arrivare a problemi sociali ben più gravi è necessario agire con responsabilità, è sacrosanto quindi che chi detiene ingenti risorse economiche debba contribuire più di tutti a sanare perdite, che si vogliono scaricare interamente sulle spalle del popolo.

lunedì 26 luglio 2010

Possiamo permetterci una guerra contro l'Iran ?



Una cosa è certa, un'attacco all'Iran é nell'agenda dell'amministrazione Obama e di Israele. La domanda da porsi è quale sia la vera motivazione per cui gli Stati Uniti vogliono imbarcarsi in una nuova campagna militare, dopo il disastroso intervento in Iraq giustificato dalla presenza di armi di distruzioni di massa mai trovate. Secondo il diritto internazionale, tutti i paesi firmatari del trattato di non proliferazione di armi di distruzione di massa, tra cui l'Iran, hanno diritto al nucleare, al contrario, un paese che ha invaso l'Iraq, violandone la sovranità e Israele, che possiede illegalmente ordigni atomici, stanno cercando in tutti i modi di mettere insieme una nuova "coalizione di volenterosi" per scatenare quella che potrebbe diventare la terza guerra mondiale.

Una strategia di accerchiamento nei confronti di Russia e Cina, aggredendo gli stati satelliti nell'ottica di un futuro conflitto con questi paesi, sarebbe una causa plausibile, senza contare che gli USA avevano già provato a installare un sistema di difesa missilistico in Polonia, un'autentico gesto di sfida che aveva mandato Putin su tutte le furie. Inoltre un conflitto con un partner di rilievo come l'Iran, allontanerebbe politicamente e di molto, un'Europa che sta sempre più spostando il suo baricentro verso est, a discapito degli Stati Uniti.

L'aver fatto affondare i negoziati intentati da Russia e Francia per arricchire all'estero l'uranio Iraniano, lascia intuire che ai vertici del Pentagono la guerra è già decisa. Ora siamo di fronte a un periodo preparatorio, in cui gli USA cercheranno il sostegno internazionale per giustificare l'attacco. La flotta Americana si sta spostando nel Golfo Persico e i sottomarini nucleari Israeliani sono posizionati.
Le uniche incognite sono quando e cosa succederà a quel punto.
L'Iran di oggi con i suoi 68 milioni di abitanti non è certo paragonabile al piccolo Iraq della seconda guerra del golfo, stremato da decenni di guerre e sanzioni, inoltre la sua forza militare è di tutto rispetto, considerando le forniture di armamenti di ultima generazione di fabbricazione Russa. Di importanza cruciale sono le alleanze con Cina e Russia, che non intendono sacrificare un partner commerciale di rilievo alla macchina da guerra Americana.
A meno di un'attacco preventivo nucleare, che oltre a essere ridicolo aprirebbe scenari a dir poco apocalittici, un'invasione stile Iraq creerebbe un conflitto della durata di mesi, se non addirittura anni. L'esercito Iraniano è molto più motivato di quello Iracheno, inoltre il campo di battaglia sarebbe di tipo montuoso e non una tavola desertica dove i carri Abrams farebbero strage dei carri nemici. L'aviazione avrebbe non pochi problemi a colpire gli obiettivi, a causa della difesa antiaerea che può contare sui sistemi S300 di fabbricazione Russa, consegnati e molto probabilmente con licenza di costruzione. Cina e Russia inoltre non mancherebbero di dare sostegno all'alleato anche se in basso profilo e questo deteriorerebbe i già precari rapporti tra le superpotenze. Lo stretto di Hormuz verrebbe chiuso, con conseguente innalzamento del prezzo del greggio. Trovandosi di fronte una resistenza inattesa, la coalizione si sfalderebbe e gli alleati Europei tra cui l'Italia, cercherebbero tutte le motivazioni per tirarsi fuori dal conflitto. A quel punto gli Stati Uniti si ritroverebbero soli, con un'Israele molto probabilmente bersagliato da centinaia di missili Iraniani a fare una tragica scelta. O rinunciare al progetto di invasione, perdendo di fatto lo status di prima potenza militare globale, o alzare la posta in gioco, effettuando attacchi missilistici anche nucleari su larga scala. Le conseguenze di un tale gesto sarebbero devastanti e spaccherebbero il mondo in due blocchi, da una parte gli Stati Uniti e i paesi Europei, dall'altra il resto del mondo, impegnati in una guerra che potrebbe essere l'ultima del genere umano.

venerdì 23 luglio 2010

La tragedia sommersa

Passato l'allarme mediatico, sembra che si siano tutti dimenticati del dramma ecologico che si sta consumando nel Golfo del Messico. Decine di migliaia di barili di greggio fuoriescono ogni giorno dalla voragine sottomarina apertasi in cause non sconosciute e ancora non si è riusciti a mettere un tappo alla falla. Innumerevoli le congetture che tentano di spiegare come si sia potuto verificare un incidente del genere, da bolle di metano fuoriuscite dal fondale che hanno fatto esplodere la piattaforma, fino addirittura all'ipotesi di sabotaggi da parte di chissà quale commando. Ma forse la verità è molto più semplice, l'avidità umana ha permesso di estrarre il petrolio a profondità inaudite e irraggiungibili per qualunque mezzo umano, senza domandarsi a cosa si sarebbe andati incontro qualora qualcosa fosse andato storto. Come se non bastasse è emerso che molto probabilmente l'incidente si è verificato a causa di scelte tecniche sbagliate, fatte volutamente per ridurre i costi di estrazione.
Così la zanzara Deep Horizon ha trivellato il fondale del mare, mettendo a nudo un giacimento sepolto là sotto da milioni di anni e nessuno ora sa più come richiuderlo. Gli uomini della BP, impotenti di fronte al disastro, si sono difesi dicendo che non era mai stato pensato ad un piano per le emergenze a quelle profondità. Accecati dal denaro hanno scoperchiato il vaso di Pandora e adesso tutti noi ne pagheremo le conseguenze. Le creature marine muoiono tra atroci tormenti e la terra è avvelenata dalla marea nera. Ma per qualcuno il rischio è giustificato dai ricavi miliardari. Se non altro la tragedia ha persuaso il mondo che è ora di cambiare fonte di energia e la sorte, forse non a caso, ha voluto che a pagarne il prezzo più alto fosse la nazione più ingorda di petrolio.

giovedì 22 luglio 2010

Gli alieni esistono

Gli alieni esistono e sono tra noi. Si confondono tra gli esseri umani e ci spiano, pronti a carpire tutti i nostri segreti per mettere a punto un piano diabolico di invasione. Sono avanti anni luce rispetto agli umani. Possono viaggiare tra le stelle e le galassie, l'universo non ha misteri per loro e grazie alla loro tecnologia vivono in eterno. Hanno ingabbiato una sorgente di energia infinita che consente loro di curvare il tempo e lo spazio. E intanto attendono pazienti, il tempo per loro non è un problema, di poterci conquistare per renderci schiavi tutti e utilizzarci per i loro scopi.
Già i loro scopi, ma immaginate per un'attimo di essere uno di loro. Vedete ogni giorno cose che mente umana non può neanche lontanamente immaginare, avete sconfitto la vecchiaia e il vostro sapere immenso vi consente di stare in pace con voi stessi e i vostri simili. Non temete nulla, poichè la paura deriva dall'ignoranza e voi ne siete immuni. Mentre solcate gli spazi siderali vi imbattete nel pianeta Terra, un luogo brullicante di esseri inferiori, che vivono facendosi del male a vicenda. Essi temono la morte, si contendono le risorse in via di esaurimento e non sono ancora riusciti a svelare il mistero della loro stessa esistenza. Senza potersi opporre scompaiono nel buio e di loro resta ben poca traccia. Vi soffermate su di loro un'attimo, non hanno nulla da insegnarvi, ma provate un sentimento simile alla pietà. Sono però troppo primitivi e non sono ancora pronti per le stelle. Un giorno forse lo saranno e allora potreste decidere di contattarli, per dire loro che non sono soli e che non hanno nulla da temere. Ma per il momento proseguite la vostra strada e non vi curate di loro.

mercoledì 21 luglio 2010

Kim Jong-il, ovvero il mio missile è più grosso del tuo


Ancora tensione tra Stati Uniti e Nord Corea, Obama inasprisce le sanzioni colpendo i beni di lusso. Questo servirà apparentemente a frenare il ritornato spirito guerrafondaio con cui il "Caro Leader" minaccia tutto e tutti, puntandoci contro i suoi missili a lunga gittata e cercando di impressionarci con i suoi test nucleari. L' "Esercito del Popolo Coreano" è in un continuo stato di allerta ed è pronto in qualunque momento a completare il processo di unificazione delle due Coree. Diciamoci la verità "Caro Leader", del tuo piccolo paese in perenne crisi alimentare ed energetica, che scompare nel buio della notte perchè è a corto di corrente elettrica non importa niente a nessuno. Non c'è petrolio di cui derubarti, ne tantomeno richezze che possiedi che ci fanno gola. Per cui potresti startene tranquillo a tormentare il tuo popolo con le tue manie di grandezza, con le statue che raffigurano la tua riverita effige sparse un pò ovunque. Invece passi il tempo a giocare a Risiko minacciando gli stati vicini con le tue bombe nucleari. Se gli USA avessero davvero voluto il tuo paese sarebbe già da tempo un cumulo di macerie, ma evidentemente non lo trovano economicamente vantaggioso. La sola cosa che ancora non ho capito in tutti questi anni di proclami, minacce e distensioni è una sola: si può sapere che diavolo vuoi? Per lo meno l'Iran di Ahmadinejad il nucleare non c'è l'ha, ed è per questo che sta rischiando una guerra. Tu invece che lo possiedi, che cosa vorresti da noi? Una dichiarazione di sottomissione? Pochi chilometri sotto di te esiste la Corea del Sud, una delle principali potenze economiche che è l'esempio vivente di come la gente che tu hai schiavizzato vivrebbe, se non avesse avuto la sfortuna di incappare nella tua illuminata guida. Per ciò ti esorto a fare l'unica cosa saggia che potresti fare a questo punto. Liberaci della tua presenza e lascia che i Nord Coreani riprendano il controllo delle loro vite. E smettila di seccarci che abbiamo cose ben più importanti a cui pensare.

Come ti raddrizzo l'Italia

Il passato ritorna sempre. La frase è quella di un film eppure è quello che sta accadendo in queste ore, con i giornalisti che divulgano ogni informazione trapelata dai magistrati riguardo le indagini sulle stragi mafiose degli anni '90. C'è addirittura chi dice che quelle stragi non furono neanche volute dalla mafia ma furono un tentativo di golpe, rivolto a cambiare la classe politica dirigente del paese. E in effetti un cambio di governo ci fu, con Berlusconi che vinse le elezioni del '94. L'unica cosa certa è che il nostro paese è una "Republica a sovranità limitata" e che tesi fino a poco tempo fa considerate fantascientifiche, secondo le quali forze straniere tentavano di indirizzare l'Italia politicamente verso una direzione, non sembrano più tanto campate per aria. La stampa è in fermento e sembra che tra poche ore stia per arrivare una bordata di dimensioni collossali, capaci di far cadere il governo. E ovviamente il colpo è diretto verso il Premier, che da troppo tempo ormai non si fà più vedere in televisione. Cosa succede dopo non si sa, ma il dictat è uno solo: "rovesciare il governo Berlusconi", rovina di questo sciagurato paese. Sarò complottista, ma credo che l'ipotesi di una "spintarella straniera" non sia così campata per aria. In fondo l'idea di un'Italietta che si smarca dal predominio energetico Americano giocando con l'amico Russo e il Colonnello Libico non deve piacere a tutti. Tanto più che siamo prossimi a un ritorno al nucleare, sempre che non ci fermino prima, guarda caso con un rapido cambio di governo confezionato ad hoc.
Con un'amministrazione Americana che sempre più spesso chiede al nostro governo di rendere conto delle sue politiche energetiche, resta solo da capire se il cambio della guardia che ci aspetta sarà rapido e indolore, oppure denso di colpi di scena. Il Cavaliere in fondo è un'uomo di spettacolo, prima di ritirarsi dalla scena magari vorrà regalarci un thriller di intrighi internazionali.

L'Europa come la siberia

Questi giorni di gran caldo ci fanno rimpiangere il rigido inverno appena passato. Consoliamoci pensando all'inverno che verrà, magari facendo qualche considerazione che ci farà venire voglia di tenercelo ben stretto questo caldo. Il riscaldamento globale, contrariamente a quanto si pensi farà in modo che l'Europa diventi come la Siberia. Nell'immaginario collettivo, la Siberia è un posto molto freddo, ma se indaghiamo più a fondo scopriamo che la sua latitudine e la stessa di quella dell'Europa del nord. Ma lì fa molto più freddo con un clima di tipo continentale (estati calde ma inverni lunghi e rigidi).Ciò che mitiga i nostri inverni è la Corrente del Golfo, una corrente oceanica che partendo dal Golfo del Messico (da cui il nome), trasporta l'acqua calda tropicale dalla sponda americana dell'Oceano Atlantico, fino ad approdare alle coste dell'Europa occidentale, mitigando fortemente gli inverni di regioni poste fino a latitudini sub-polari. Un suo rallentamento, o addirittura una sua cessazione, potrebbe portare ad uno sconvolgimento del clima di tutta l'Europa, non solo quella nord-occidentale. Per fare un'esempio basta pensare che a 60° di latitudine nord gli inverni Norvegesi sono particolarmente miti, con temperature medie che superano gli 0°. Alla stessa latitudine, ma nel bel mezzo della Siberia, le medie termiche si aggirano sui -30°, con punte minime di -50° in Jakuzia, definita come una dei "poli del freddo del mondo". Sembrà però che il sistema si sia inceppato. La ragione di questo sta nel fatto che il riscaldamento terrestre sta facendo sciogliere un'enorme quantitativo di acqua dolce del Polo Nord, con la conseguente diminuzione della concentrazione di sale nelle acque marine. Questo fenomeno causa un'indebolimento della corrente del Golfo e noi ci stiamo accorgendo di questo cambiamento con inverni più lunghi e freddi del solito, con il famoso anticiclone Siberiano che fa capolino nel bel paese. Fino a poco tempo fa sembrava che il riscaldamento terrestre ci stesse portando verso un clima tropicale, ma la tendenza è cambiata. L'unica cosa certa è che il clima sta cambiando e che potremmo essere agli inizi di una nuova era glaciale.

martedì 20 luglio 2010

La fine del mondo secondo Newton



Mancano ancora due anni alla fatidica scadenza del calendario Maya del 2012, ma già compare la futura nuova data di scadenza del mondo, qualora malauguratamente il 22 dicembre fossimo ancora tutti qui a complimentarci per lo scampato pericolo. L'anno alternativo alla fine del mondo e il 2060. A suffragare la tesi nientemeno che il geniale Newton, padre della fisica moderna, che pare nel tempo libero si dilettasse a decifrare i messaggi cifrati nell'Apocalisse usando la matematica. In una lettera datata 1704 scrive le sue conclusioni dopo aver esaminato le scritture del profeta Daniele. Per evitare di essere deriso dai suoi contemporanei la lettera verrà consegnata ai posteri molto più tardi, ricomparendo recentemente all'università di Gerusalemme. Trovo interessante notare che siamo abituati a vivere con in mente una data precisa in cui finirà tutto. Forse amiamo credere che il mondo cesserà di esistere non molto dopo la nostra scomparsa in un tentativo di consolazione, oppure siamo solo pessimisti e ci domandiamo come mai non ci siamo ancora estinti, dopo che fior fiori di scienziati si sono prodigati a spiegarci che se siamo qui è solo per un caso fortuito e che da un momento all'altro potremmo sparire nel nulla. Al di là di tutto credo che la fine del mondo sarà senza dubbio un'esperienza incredibile, un must oserei dire. Quindi mettiamoci comodi e attendiamo che gli eventi si compiano. In fondo il film "2012" non era male, aspettiamoci un "2060".

This time for Africa

Cade il sipario sul mondiale del 2010. La vetrina confezionata affinchè tutti potessimo vedere un'Africa moderna e prospera viene smantellata e siamo liberi di volgere lo sguardo altrove. Ciò che rimane è un paese diviso in ricchi e poveri che passata la sbornia mondiale deve tirare avanti. Eppure questa volta sembrava ci fosse qualche cosa di diverso, sulle note di "Waving Flag" e sui balli della bella Shakira pareva che tutti noi, portando i mondiali in Africa, avessimo finalmente fatto qualcosa per debellare la fame e la violenza che da sempre attanagliano questo continente. In un tripudio di feste balli e canti assistevamo alle partite di calcio e guardavamo esterrefatti la cerimonia di apertura e la festa di chiusura, dimenticandoci che stiamo guardando un continente dove ogni giorno muoiono di fame 25000 persone. Per fortuna che i nostri si sono portati da casa Claudio Silvestri sennò anzichè fare la gran figura che hanno fatto stramazzavano a terra al calcio di inizio. Africa, culla dell'umanità e da sempre un problema per le nazioni ricche, che nonostante tutto l'aiuto che le danno proprio non riesce a risollevarsi. Questa volta le abbiamo regalato un mondiale di calcio per provare a rimettersi, speriamo che non sprechi questa occasione. Del resto cosa volete che ne capiscano quei migliaia di poveretti saltati fuori dalle baraccopoli che la fuori dallo stadio protestavano e venivano cacciati dalle forze dell'ordine. Come potevano non capire che li stavamo aiutando? Dovevano essere degli sciocchi.
Ah ma i mondiali sono finiti ? Abbiamo vinto ? No ? Vabbè ci rifaremo agli Europei.

Nucleare si, nucleare no

Lo ammetto, sono un fanatico dell'energia nucleare. Fin da piccolo sognavo di fare il fisico nucleare e mi leggevo quelle enciclopedie dove si illustrava il funzionamento delle armi atomiche che a quei tempi si diceva preservavano la pace.
Faccio parte di quella generazione di persone cresciute quando c'era ancora la guerra fredda e guardavamo i nostri genitori fissi alla televisione preocupati perchè i Russi avevano fatto un qualche test nucleare o perchè sembrava dovessero invaderci. Sono, come Italiano, invidioso della Francia, che ha una sua deterrenza nucleare e grazie ad essa non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ci avevamo provato anche noi a farci dei missili tutti nostri, ma poi i nostri alleati non c'è l'hanno lasciato fare. Poi ci fu il disastro di Chernobyl e in tutta fretta diventammo uno dei pochissimi paesi, se non l'unico, a smantellare le poche centrali che avevamo per acquistare l'energia elettrica proprio dai Francesi, che le centrali le avevano a un tiro di schioppo da noi. Ai tempi si diceva alla televisione che "Il metano di da una mano" e in effetti diventammo tutti fanatici del metano.
Oggi sembra che il nucleare sia tornato di gran moda, tutti ne parlano e pare che ci potrebbe essere una nuova guerra perchè non tutti hanno il diritto di arrivarci. Anche noi stiamo facendo la nostra parte, con il governo che ci promette centrali nuove entro pochi anni. Al di là della propaganda politica io sono favorevole al ritorno di questa energia in Italia. In primo luogo perchè ci consente di ridurre la dipendenza di energia dall'estero (la bolletta energetica è cara e pesa sulle industrie), inoltre perchè stimola la ricerca scientifica e da lavoro. Magari non mi costruirei la casa proprio davanti alla centrale come dice il premier, però credo che sia necessario dare un forte impulso alla nostra economia in lenta discesa e questo può esserlo. Possiamo anche riflettere sul fatto che ci conviene costruirle fin tanto che ce lo lasciano fare, magari in futuro le cose possono cambiare e potremmo diventare noi i cattivi. A quel punto il dibattito non ci sarebbe ma i problemi sarebbero altri. Ho letto in passato alcuni libri abbastanza tecnici che spiegano che la radioattività e un fenomeno naturale diffuso ovunque, e che è molto più radioattiva una centrale a carbone rispetto a una nucleare che deve rispettare delle soglie massime. C'è il problema delle scorie, ma in america stanno sviluppando i primi reattori che sono in grado di funzionare bruciando proprio quelle. In definitiva forse il nucleare non è la risposta definitiva al nostro crescente bisogno di energia, ma può aiutarci a traghettare verso quelle fonti pulite (io spero la fusione nucleare) che ci libereranno da un petrolio che non riusciamo più a gestire.

Mi presento

Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Paolo e ho deciso di creare questo spazio in cui condividere i miei pensieri.
Questo blog nasce con il desiderio di commentare i fatti che accadono ogni giorno nel mondo, non ho la pretesa di essere un tuttologo, ma sono appassionato di tecnologia scienze e politica.
Vorrei dare un contributo alla comunità web che segue i fatti del mondo commentando tutto ciò che ritengo di interesse. Il nome del blog "Sono Sopravvissuto" sta ad indicare che in fondo tutti noi siamo dei sopravvissuti e siamo testimoni silenziosi di cose più grandi di noi.

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