lunedì 25 ottobre 2010

Marmaray, la nuova via della seta



Un'opera ambiziosa a metà del compimento dopo dieci anni di lavoro, con la quale l'uomo unirà Europa e Asia, passando per lo stretto del Bosforo.
Il Marmaray, acronimo di Mar di Marmara e ray, che in turco significa "ferrovia", è un gigantesco tunnel posto a 58 metri di profondità sotto il livello del mare, che rappresenta una vera e propria sfida a madre natura.
La sua lunghezza, di 1,8 chilometri non costituisce certo un record, ma diverrà la più profonda galleria del mondo, situata in una delle zone più sismiche del pianeta.
Con quest'opera imponente l'intera struttura dei trasporti di Istanbul verrà rivoluzionata, così come quella dell'intera Europa occidentale.
Grazie a quest'opera del costo di 2 miliardi di dollari infatti, nei prossimi anni il Bosforo diventerà un nodo intercontinentale, attraverso cui passeranno le vie del commercio da Mosca a Londra fino a Pechino.
Oggi il traffico di Istanbul è tra i più congestionati al mondo, ma si prevede che con il Marmaray i trasporti su ferrovia passeranno dall'attuale 3 per cento al 27 per cento, rendendo la ex Bisanzio la terza città meglio servita del mondo.
Il progetto complessivo prevede un tunnel sotterraneo lungo 13,6 chilometri, di cui 1,4 sotto lo stretto, costituito da 11 sezioni ciascuna lunga 130 metri, attraverso i quali passeranno la metropolitana, due linee ferroviarie per treni pendolari e due per treni a lunga percorrenza.
Verranno realizzate tre stazioni sotterranee e ne verranno restaurate 37 già esistenti in superficie, per una capacità stimata a 75 mila passeggeri all'ora in ciascuna direzione.

La principale sfida è rappresentata dal rendere il Marmaray antisismico, perchè l'opera si trova a 20 chilometri dalla faglia anatolica settentrionale, senza contare che in Turchia si aspetta ormai da anni il "Big One", un violento terremoto previsto dai sismologi di tutto il mondo.
Per la realizzazione dei lavori la città è stata sventrata, portando alla luce reperti preistorici risalenti al 6 mila avanti Cristo, come le antiche mura, una basilica e strade lastricate di marmo. Ritrovato anche l'antico porto di Teodosio, risalente al quarto secolo e una trentina di navi di legno tardo romane, perfettamente conservate.
I ritrovamenti non hanno tuttavia bloccato i lavori, ogni manufatto è stato prelevato, catalogato ed immagazzinato, in attesa di una nuova sistemazione.
Il Marmaray è considerata un'opera prioritaria, che consentirà di fare fronte alle necessità di una metropoli che dal 1980 a oggi ha visto aumentare la sua popolazione da 3 a 15 milioni di abitanti.

L'Unione Europea dovrà guardare con interesse all'antica Bisanzio poi Costantinopoli, poichè se è incerto l'ingresso della Turchia nella UE, è certo invece che la strada da Milano a Pechino passerà dal Marmaray.

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