venerdì 1 ottobre 2010

Controllo delle masse e distruzione della società



Un grande disegno, volto a controllare le masse per uniformarle ad un comune stereotipo.
L'annullamento della famiglia inteso come nucleo essenziale e vitale della società, con lo scopo di ottenere una massa di persone priva di valori, pronta a fiondarsi nei mega centri commerciali, con il solo scopo di consumare, cercando di colmare quell'insanabile vuoto interiore.
Questo è l'attacco che ormai da anni viene perpetrato contro la nostra società, attraverso l'ormai irrinunciabile cavallo di troia che è la televisione, capace di condizionare la nostra educazione fin dall'infanzia.
In passato la famiglia è stata l'impalcatura attraverso la quale si sorreggeva l'intera società, in cui l'uomo trovava rifugio e sostegno. Più agglomerati di famiglie andavano a costituire una comunità, intesa come gruppo di persone caratterizzato da un comune senso di appartenenza e legame per il territorio in cui vivono, con la coltivazione dei valori e delle tradizioni portate avanti nel corso degli anni.
Una società di questo tipo è difficilmente controllabile, qualunque azione lesiva nei confronti dei diritti e del territorio di queste persone, può avere una risposta anche violenta, se può servire a salvaguardare l'interesse comune considerato irrinunciabile.
Per questo si sta smantellando la società, con lo scopo di atomizzare gli individui, separarli tra loro, in modo da controllarli con maggiore facilità.
Il mezzo attraverso il quale si colpisce è la televisione, che ci propina ogni giorno telefilm e serie tv dove il modello di vita proposto è totalmente diverso dal nostro.
Famiglie distrutte con genitori separati o conviventi, con figli costretti a fare gli adulti fin dai primissimi anni di età sono la normalità in questi programmi, osserviamo come la società che ci circonda si sta sempre più uniformando a questo modello.
I nostri giovani crescono seguendo lo stile di vita che viene proposto dalle campagne publicitarie, che li martellano senza sosta, annullando la loro personalità e rendendoli tutti uguali, con gli occhialoni da sole, il giubbotto con il pellicciotto, l'ultimo cellulare, le scarpe pelose e esperienze sessuali da pornostar.
Con i nuovi mezzi di comunicazione come Facebook o Twitter hanno l'impressione di essere collegati con il mondo intero, ma in realtà sono sempre più soli. Sempre più distaccati dalla vita vera si isolano nel mondo cybernetico e coltivano amicizie fittizie, con le quali sono convinti di essere vicini a una persona solo perchè scrivono sulla sua bacheca virtuale.
Non accrescono la loro cultura, non hanno speranze o aspettative per il loro futuro, si limitano a consumare oggi il più possibile senza porsi domande sul loro domani.
La stessa società ha cessato di esistere, i vecchi paesi dove tutti conoscono tutti si stanno estinguendo, per lasciare spazio alla giungla di asfalto, dove non si conosce neppure il vicino di pianerottolo.
L'individuo non è più una risorsa da coltivare per il bene della nazione, altro non è che carne da macello da sfruttare.
Costretto a lavorare per la sopravvivenza, a condizioni che via via si fanno peggiori, spende i suoi guadagni nei centri commerciali, alla ricerca di beni materiali che secondo la publicità lo rendono un uomo migliore.
Non si rende conto di essere diventato un automa, programmato per obbedire e comportarsi come gli viene ordinato, non ha più valori interiori, non ha più legami e speranze per il futuro, ed è per questo che prova un senso opprimente di insodisfazione.
Questo è il terreno fertile per il dominio incontrastato del consumismo, per cui si vive con il solo scopo di consumare per arricchire i nuovi padroni.
Qualunque ostacolo a questo progetto, orchestrato dagli illuminati del terzo millenio, che oggi sono i proprietari delle grandi multinazionali, deve essere rimosso.
La folla deve essere divisa, instupidita e privata della moralità, in maniera tale che non possa ribellarsi, neppure di fronte alle ingiustizie più evidenti e palesi.
L'amore per la patria, il senso di appartenenza ad una nazione sono valori fuori di moda, l'unica cosa che conta è l'ego.
La cultura e la tradizione che ci caratterizza viene estirpata per far posto al culto dell'individualismo, per cui la massima aspirazione di un giovane è andare al Grande Fratello o diventare una velina, stando bene attenti a vestirsi e comportarsi come i rapper americani.

E' importante scuotere i giovani di oggi che saranno gli adulti di domani, affinchè abbiano a cuore il loro futuro e si sentano ancora parte di un popolo.
Dopo anni di crescita della società l'impressione è che stiamo assistendo ad un'inesorabile declino, la speranza è che i giovani si rendano conto di quanto sta accadendo, in modo che possano riprendere in mano il loro futuro, per opporsi alla società di automi.

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