martedì 20 luglio 2010

This time for Africa

Cade il sipario sul mondiale del 2010. La vetrina confezionata affinchè tutti potessimo vedere un'Africa moderna e prospera viene smantellata e siamo liberi di volgere lo sguardo altrove. Ciò che rimane è un paese diviso in ricchi e poveri che passata la sbornia mondiale deve tirare avanti. Eppure questa volta sembrava ci fosse qualche cosa di diverso, sulle note di "Waving Flag" e sui balli della bella Shakira pareva che tutti noi, portando i mondiali in Africa, avessimo finalmente fatto qualcosa per debellare la fame e la violenza che da sempre attanagliano questo continente. In un tripudio di feste balli e canti assistevamo alle partite di calcio e guardavamo esterrefatti la cerimonia di apertura e la festa di chiusura, dimenticandoci che stiamo guardando un continente dove ogni giorno muoiono di fame 25000 persone. Per fortuna che i nostri si sono portati da casa Claudio Silvestri sennò anzichè fare la gran figura che hanno fatto stramazzavano a terra al calcio di inizio. Africa, culla dell'umanità e da sempre un problema per le nazioni ricche, che nonostante tutto l'aiuto che le danno proprio non riesce a risollevarsi. Questa volta le abbiamo regalato un mondiale di calcio per provare a rimettersi, speriamo che non sprechi questa occasione. Del resto cosa volete che ne capiscano quei migliaia di poveretti saltati fuori dalle baraccopoli che la fuori dallo stadio protestavano e venivano cacciati dalle forze dell'ordine. Come potevano non capire che li stavamo aiutando? Dovevano essere degli sciocchi.
Ah ma i mondiali sono finiti ? Abbiamo vinto ? No ? Vabbè ci rifaremo agli Europei.

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