mercoledì 21 luglio 2010

Kim Jong-il, ovvero il mio missile è più grosso del tuo


Ancora tensione tra Stati Uniti e Nord Corea, Obama inasprisce le sanzioni colpendo i beni di lusso. Questo servirà apparentemente a frenare il ritornato spirito guerrafondaio con cui il "Caro Leader" minaccia tutto e tutti, puntandoci contro i suoi missili a lunga gittata e cercando di impressionarci con i suoi test nucleari. L' "Esercito del Popolo Coreano" è in un continuo stato di allerta ed è pronto in qualunque momento a completare il processo di unificazione delle due Coree. Diciamoci la verità "Caro Leader", del tuo piccolo paese in perenne crisi alimentare ed energetica, che scompare nel buio della notte perchè è a corto di corrente elettrica non importa niente a nessuno. Non c'è petrolio di cui derubarti, ne tantomeno richezze che possiedi che ci fanno gola. Per cui potresti startene tranquillo a tormentare il tuo popolo con le tue manie di grandezza, con le statue che raffigurano la tua riverita effige sparse un pò ovunque. Invece passi il tempo a giocare a Risiko minacciando gli stati vicini con le tue bombe nucleari. Se gli USA avessero davvero voluto il tuo paese sarebbe già da tempo un cumulo di macerie, ma evidentemente non lo trovano economicamente vantaggioso. La sola cosa che ancora non ho capito in tutti questi anni di proclami, minacce e distensioni è una sola: si può sapere che diavolo vuoi? Per lo meno l'Iran di Ahmadinejad il nucleare non c'è l'ha, ed è per questo che sta rischiando una guerra. Tu invece che lo possiedi, che cosa vorresti da noi? Una dichiarazione di sottomissione? Pochi chilometri sotto di te esiste la Corea del Sud, una delle principali potenze economiche che è l'esempio vivente di come la gente che tu hai schiavizzato vivrebbe, se non avesse avuto la sfortuna di incappare nella tua illuminata guida. Per ciò ti esorto a fare l'unica cosa saggia che potresti fare a questo punto. Liberaci della tua presenza e lascia che i Nord Coreani riprendano il controllo delle loro vite. E smettila di seccarci che abbiamo cose ben più importanti a cui pensare.

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis