In natura tutti i processi evolutivi seguono un tasso di evoluzione esponenziale. Secondo tale andamento nei primi istanti di vita il processo appare lineare, quasi costante, ma da un certo punto in poi si assiste ad un'aumento vertiginoso. Questo concetto può essere applicato anche al provesso di evoluzione tecnologica umana che, a partire dal diciannovesimo secolo ha conosciuto un notevole incremento nel numero di scoperte e invenzioni.
Il principio viene spiegato dettagliatamente nella "legge dei ritorni acceleranti", secondo la quale tecnologie altamente avanzate arriveranno ben prima di quanto le persone che ragionano linearmente assumono.
Fino a questo momento la tecnologia è cresciuta di pari passo con l'aumento dell'intelligenza umana, intesa come l'insieme di funzioni conoscitive, adattative e immaginative. Nella "Futurologia", la disciplina che cerca con metodi scientifici di prevedere quale sarà l'evoluzione umana, viene menzionato un concetto interessante, denominato "Singolarità Tecnologica".
Con questo termine si indica un punto, previsto nello sviluppo di una civilizzazione, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani moderni. La Singolarità si riferisce quindi all'avvento di una intelligenza superiore a quella umana, e ai progressi tecnologici che, a cascata, si presume seguirebbero. Con l'avvento delle macchine e dell'intelligenza artificiale ci stiamo avvicinando a questo punto di svolta evolutivo e ci saranno ricadute nella vita di tutti i giorni che difficilmente allo stato attuale possiamo a immaginare. Fino a questo momento le scoperte e invenzioni più importanti sono nate da intuizioni di singole persone particolarmente dotate, ma comunque limitate dalla capacità umane. Attendiamo con ansia la nascita di questa nuova entità che ci permetterà di risolvere tutte le problematiche moderne quali guerra, fame e malattie e, molto probabilmente, ci porterà verso la conquista delle stelle.
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