Il passato ritorna sempre. La frase è quella di un film eppure è quello che sta accadendo in queste ore, con i giornalisti che divulgano ogni informazione trapelata dai magistrati riguardo le indagini sulle stragi mafiose degli anni '90. C'è addirittura chi dice che quelle stragi non furono neanche volute dalla mafia ma furono un tentativo di golpe, rivolto a cambiare la classe politica dirigente del paese. E in effetti un cambio di governo ci fu, con Berlusconi che vinse le elezioni del '94. L'unica cosa certa è che il nostro paese è una "Republica a sovranità limitata" e che tesi fino a poco tempo fa considerate fantascientifiche, secondo le quali forze straniere tentavano di indirizzare l'Italia politicamente verso una direzione, non sembrano più tanto campate per aria. La stampa è in fermento e sembra che tra poche ore stia per arrivare una bordata di dimensioni collossali, capaci di far cadere il governo. E ovviamente il colpo è diretto verso il Premier, che da troppo tempo ormai non si fà più vedere in televisione. Cosa succede dopo non si sa, ma il dictat è uno solo: "rovesciare il governo Berlusconi", rovina di questo sciagurato paese. Sarò complottista, ma credo che l'ipotesi di una "spintarella straniera" non sia così campata per aria. In fondo l'idea di un'Italietta che si smarca dal predominio energetico Americano giocando con l'amico Russo e il Colonnello Libico non deve piacere a tutti. Tanto più che siamo prossimi a un ritorno al nucleare, sempre che non ci fermino prima, guarda caso con un rapido cambio di governo confezionato ad hoc.
Con un'amministrazione Americana che sempre più spesso chiede al nostro governo di rendere conto delle sue politiche energetiche, resta solo da capire se il cambio della guardia che ci aspetta sarà rapido e indolore, oppure denso di colpi di scena. Il Cavaliere in fondo è un'uomo di spettacolo, prima di ritirarsi dalla scena magari vorrà regalarci un thriller di intrighi internazionali.
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