martedì 27 luglio 2010

I soldi ? Prendiamoli da chi ce li ha

Viktor Orban, premier Ungherese ha avuto un'intuizione a dir poco geniale.
Visto che la crisi che ci sta riducendo alla fame è stata causata dalle banche, le quali nonostante tutto in questo periodo hanno presentato in maggioranza bilanci in utile, ha pensato di far loro contribuire alla ripartenza dell'economia introducendo una tassa sugli attivi dello 0,45% per le banche e del 5,2% per le compagnie assicurative.

“Le istituzioni finanziarie devono fare la loro parte nella distribuzione più equa degli oneri fiscali, almeno temporaneamente, per il periodo necessario a far riprendere quota all’economia e a stabilizzare la situazione finanziaria. La tassa imposta alle banche è necessaria, giusta ed efficace ed è utile agli interessi del paese e delle persone in condizioni particolarmente difficili”.

Con queste parole nel parlamento bulgaro, la legislazione è stata approvata, suscitando le ire degli investitori internazionali e del Fondo Monetario Internazionale, che sostengono che tali misure ostacolano la ripresa.
E' evidente che per queste figure sia più giusto che una crisi creata dalla speculazione e dall'avidità di pochi, venga pagata interamente dal popolo, con tagli agli stipendi, riduzione della spesa statale e svendita della proprietà pubblica.

Ultimamente stiamo assistendo ad un'abuso del principio "socializza le perdite, privatizza gli utili". Va bene quando l'economia gira e nessuno ci fa caso più di tanto, ma è fin troppo evidente che le persone diciamo "normali" sono ormai allo stremo e non riescono più ad andare avanti. Le riserve economiche accumulate nel periodo di benessere dai nostri genitori si stanno assottigliando e quando saranno esaurite saranno guai seri.
Prima di arrivare a problemi sociali ben più gravi è necessario agire con responsabilità, è sacrosanto quindi che chi detiene ingenti risorse economiche debba contribuire più di tutti a sanare perdite, che si vogliono scaricare interamente sulle spalle del popolo.

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