lunedì 11 aprile 2011

Fusione Fredda a Bologna




La Fusione Fredda, il sogno di replicare le reazioni che avvengono sulle stelle sulla Terra a temperature basse e adatte alla manipolazione da parte dell'uomo, rappresenta da decenni una chimera inseguita dagli scienziati.
Per alcuni studiosi è la soluzione a tutti i mali dell'umanità, per altri è un sogno realizzabile.
Molti in passato hanno dichiarato di essere riusciti a riprodurla, ma tutti sono stati smentiti dalla prova dei fatti.
In questi giorni due scienziati Italiani hanno dichiarato di essere riusciti effettivamente a realizzarla, utilizzando un reattore di loro ideazione in grado di avviare una reazione controllata, capace di generare una grande quantità di energia.
Presso l'Università di Bologna il fisico Sergio Focardi e l'inventore Andrea Rossi hanno riprodotto l’esperimento in un capannone, davanti a giornalisti e studiosi increduli.

Tra lo stupore generale i due scienziati hanno dimostrato come il loro dispositivo, a fronte di un’alimentazione di energia a regime di circa 400 W/h, sia in grado di produrre stabilmente un'energia 20 volte superiore, di circa 12kW/h.
All'interno del reattore, battezzato "E Cat", vengono utilizzati nichel e idrogeno.
I due studiosi dichiarano di non aver ancora compreso che tipo di reazione avvenga all'interno, tuttavia dalle misurazioni sperimentali sembra che, una volta riscaldati fino ad una temperatura di innesco, gli atomi di idrogeno inizino a fondersi con gli atomi di nichel, formando rame e generando nel contempo una grande quantità di energia sotto forma di calore.
Gli spettatori hanno potuto assistere all'esperimento e alle misurazioni della potenza assorbita e generata dal dispositivo, anche se a malincuore non hanno potuto guardare dentro al reattore.
I due Bolognesi hanno infatti brevettato la tecnologia e sostengono di avere siglato un accordo con una misteriosa industria europea finanziatrice del progetto, che entro breve tempo sarà pronta a produrre la versione commerciale dell'"E Cat".
Sembrerebbe che la costruzione del primo reattore basato su questa tecnologia, che avrà una potenza di 1 Megawatt, sarà edificato in Grecia entro la fine dell'anno.
Gli studiosi rimangono tuttavia scettici e temono che l'"E cat" possa rivelarsi un'altra bufala, soprattutto perché rimangono numerosi punti oscuri sulla reazione che non è spiegabile al momento con nessuna teoria.

E' significativo notare come la stampa, soprattutto quella Italiana, ignori una possibile scoperta che, se fosse reale, permetterebbe di risolvere tutti i problemi energetici dell'umanità.
Non resta che confidare nella buona fede dei due studiosi, nella speranza che la fonte di energia illimitata venga finalmente imbrigliata.

5 commenti:

  1. Secondo me questi due studiosi non sono riusciti a realizzare un bel nulla. Stanno solo cercando di sollevare un polverone per farsi un pò di publicità.
    La prova è che nessun telegiornale ne parla.

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  2. "Quelli che..... l'ha detto la televisione" aveva ragione Jannacci per alcuni le cose sono vere solo se lo dice la televisione.

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  3. Ammesso che sia vero non è detto che si diffonda. Anni fa si era diffusa la notizia dell'invenzione del motore ad acqua che prometteva di risolvere i problemi del carburante e dell'inquinamento. Da allora il nulla. Posto un link che ne parla:
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_13/auto_acqua_giappone_13212016-3932-11dd-acb4-00144f02aabc.shtml

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  4. Il fatto che non ne parlino in televisione non significa nulla, solo che ne parlano in altri paesi, ma non in Italia dove l'invenzione è stata realizzata. Fa riflettere.

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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