mercoledì 22 gennaio 2014

Cina e India salveranno l'umanità


Il secolo scorso è stato caratterizzato da un gran numero di progressi scientifici. Gran parte dei progressi che hanno portato alle innovazioni tecnologiche che fanno parte oggi della nostra vita, sono infatti frutto dei conflitti che hanno portato le nazioni a confrontarsi sul piano militare nel secolo trascorso.
Le due guerre mondiali hanno aperto la strada alla meccanizzazione di massa e alle comunicazioni radio, mentre la guerra fredda, decisamente meno cruenta per nostra fortuna, ha portato l'uomo sulla Luna.
Attualmente l'umanità sta vivendo un periodo di pace e stabilità globale relativamente lungo, sotto l'egida dell'occidente che ricoprono il ruolo di gendarme delle nazioni.
La corsa verso gli armamenti, ed alle inevitabili nuove scoperte tecnologiche, si è arrestata con la stessa velocità con la quale si è disgregata l'ex Unione Sovietica; non si può negare il fatto che gli aerei supersegreti e le armi moderne di oggi derivino da progetti sviluppati durante il culmine della tensione tra i due blocchi contrapposti.
Oggi la spinta verso nuove conquiste da parte dell'occidente si è completamente arrestata; la Luna è stata completamente abbandonata, mentre il progetto che prevede di portare l'uomo su Marte è stato accantonato in favore di missioni decisamente meno ambiziose.
Gran parte del potenziale scientifico ed industriale è concentrato sulla produzione di beni di consumo di massa, che migliorano in parte la qualità della nostra vita, a scapito evidentemente dei paesi del terzo mondo, ma secondo un'ottica esclusivamente consumistica e rivolta al profitto.
Un conto è impiegare risorse e tempo per sviluppare una tecnologia che consenta a tutti di trarre dei benefici, come ad esempio la telefonia mobile, un'altro è la creazione di un cicolo vizioso consumistico che ci impone di sostituire uno smartphone ogni sei mesi e un televisore da sessanta pollici ogni paio d'anni.
L'occidente ha avuto un periodo di predominio sufficentemente lungo dare una soluzione ai problemi che affliggono il mondo, dalla fame al disperato bisogno di energia, fino ai conflitti etnici. Ma invece di proporsi come guida verso un mondo migliore ci siamo crogiolati nel benessere, adottando una politica di contenimento e sfruttamento verso quei paesi che costituivano un'immensa riserva di forza lavoro e risorse a basso costo. Oggi questi paesi, da produttori sottopagati, si sono trasformati in consumatori con le tasche piene di soldi e rimettono in discussione il primato dell'occidente. Una nuova corsa allo spazio, ad opera di Cina e India in testa, è cominciata e forse darà un nuovo slancio a nuove conquiste verso Marte ed oltre.
Le più popolose nazioni del mondo, che da sole costituiscono quasì la metà degli esseri umani, hanno deciso di elevare il loro livello di vita al nostro, se non al di sopra, ma sono ben consapevli che il modello consumistico e di sfruttamento da noi adottato non è sostenibile. Va da se che la via verso una vita migliore passa necessariamente da nuove fonti di energia, tutte ancora da scoprire.
La nuova corsa allo spazio potrebbe essere la scintilla per una nuovo confronto tra nazioni verso la scoperta di nuove fonti di energia come la fusione nucleare e verso nuovi mezzi di trasporto.
Pertanto potrebbero essere proprio questi paesi a fornire la chiave di sopravvivenza al genere umano e a divenire il nuovo punto di riferimento a cui tutti, noi occidentali compresi, dovremo uniformarci.

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