giovedì 10 febbraio 2011

Aspettando i titoli di coda


Le indagini giudiziarie che coinvolgono il premier rischiano di trasformarsi in un nuovo 1994, quando Mani Pulite decapitò l'intera classe politica dirigente del paese. Questa volta però la magistratura si concentra sul bersaglio grosso, l'ex Cavaliere oggi Papi, alias Silvio Berlusconi.
I pm Milanesi chiedono al gip il rito abbreviato per i presunti reati di concussione e prostituzione minorile.
Il premier reagisce al solito modo, sconfessando la legittimità di questi provvedimenti e definendo la magistratura un'avanguardia rivoluzionaria.
In questi giorni è in corso uno scontro tra le istituzioni senza precedenti, che vedono da una parte il Cavaliere imprenditore, delle serate frivole, colui che ha creato l'equazione Presidente del consiglio = Escort, Bunga Bunga e via dicendo.... , dall'altra la magistratura eversiva, rivoluzionaria, contraria al Popolo della Libertà, e quindi Comunista.
Tra i due litiganti chi ci rimette siamo sempre noi, sospesi tra un Porta a Porta e un Ballarò, mentre assistiamo all'ascesa alla celebrità di ragazze che nella migliore delle ipotesi sono Escort. Ragazze che hanno sofferto ma tenaci, che si sono risollevate dalla loro misera condizione, che si sono realizzate con la loro intelligenza, entrando nei salotti di Milano che contano e prestando la loro "consulenza" alla gente che conta.
Un esempio da seguire per tutte le ragazze che desiderano realizzarsi?


Ma nel frattempo il Governo, quello vero, cosa sta facendo?
Sta varando i provvedimenti necessari alla ripresa economica?
Sta aprendo tavoli di discussione con Confindustria, per evitare che l'eccezione Fiat diventi la regola?

Secondo Silvio sta lavorando e anche bene... per l'opposizione sta devastando il sistema Italia tra un festino l'altro.
Come sempre la verità sta nel mezzo, quindi ci piace pensare che un po' sta lavoricchiando, un pò si concede del meritato riposo.

La verità è che stiamo assistendo a un brutto film, di quelli lunghi e noiosi che non vedi l'ora che finiscano, ma sei al cinema e non hai il coraggio di alzarti e andartene, visto che hai pagato il biglietto.
Quando finalmente la proiezione sarà finità ci saranno i titoli di coda e si accenderanno le luci in sala. A quel punto una domanda sorgerà spontanea: "E adesso?"

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