Nonostante la guerra in Libia sia confinata nel dimenticatoio mediatico continuano i bombardamenti NATO sui cieli di Tripoli.
Migliaia di bombe "intelligenti" vengono sganciate sulla città, con l'unico risultato di causare innumerevoli vittime tra i civili, mentre il Rais rimane al sicuro nel suo bunker.
Le autorità libiche denunciano l'uccisione di donne e bambini, accuse a cui la NATO non ha mai risposto.
Piuttosto l'alleanza ha iniziato a lamentare l'esaurimento di bombe e missili e la scarsità di fondi.
I video allegati mostrano i servizi realizzati dagli inviati di Russia Today a Tripoli.
Questi documentari non vengono mostrati dai telegiornali nostrani, che preferiscono proporci la solita frittata politica.
Messi di fronte a queste immagini possiammo davvero parlare di missione umanitaria?
Non dimentichiamo che questa volta le bombe che uccidono sono anche le nostre, sganciate su di un paese a cui eravamo legati, fino a poco fa, da un trattato di amicizia e a cui avevamo chiesto perdono per il periodo coloniale.
"L'Italia non ha dichiarato guerra a nessuno" osserva laconico il Presidente della Repubblica.
Eppure queste sembrano proprio immagini di guerra.
Siamo certi che il popolo Libico abbia domandato all'occidente di essere salvato in questa maniera?
Davvero crediamo che ci saranno grati per questo?
Nessun commento:
Posta un commento