giovedì 9 giugno 2011
Santoro contro tutti
Cala il sipario sul programma più discusso degli ultimi tempi, dopo il divorzio tra la RAI e Santoro, l'ultima puntata di stasera era incentrata sul referendum popolare. Tra gli ospiti il Ministro Castelli, Brunetta, Bersani e ovviamente Marco di Pietro e Travaglio, oltre ad Adriano Celentano in collegamento telefonico.
Decisamente schierata nei confronti dei quesiti referendari, tutta la puntata è abilmente studiata in maniera tale da far pendere lo spettatore verso il SI abrogativo, grazie a un Travaglio agguerrito più che mai.
Annozero è agli sgoccioli ma non rinuncia ai fuochi d'artificio finali, con l'acceso diverbio tra Castelli e il conduttore, nato quando il ministro si è lamentato di pagare il canone per gli interventi di Marco Travaglio.
«Noi non usiamo un soldo del canone", gli risponde con decisione Santoro: "Noi finanziamo altre trasmissioni comprese quelle che voi partiti avete imposto alla Rai. Insopportabile. 15 milioni milioni di euro in pubblicità per la nostra trasmissione quest'anno. Siete voi che dovete lasciare libera la Rai".
Continua inoltre aggiungendo "Avete rotto. Non si sopporta più. Noi vogliamo la Rai pubblica, siete voi che ci rovinate, noi sappiamo gestirla. Sono i vostri che sono invendibili e incomprabili. È Sgarbi. Noi siamo nel mercato. Chi ha pagato Sgarbi?" Chi paga Minzolini. Chi paga Rai1 , Rai2 noi paghiamo Rai1, Rai2, siamo stufi".
Lo scontro si protrae per alcuni minuti coinvolgendo l'onnipresente Di Pietro e Brunetta ma alla fine Santoro recupera il controllo della trasmissione, scusandosi del battibecco.
È ormai assodato che Michele Santoro abbandona perchè considerato dai vertici Rai come ospite sgradito nonostante il suo grande successo del 21% di share fisso in un canale che di media raggiunge l'8%.
La scelta dei vertici aziendali appare pertanto insensata e votata esclusivamente a compiacere il Governo di maggioranza, per quanto sia in contrasto con la volontà degli italiani e contro ogni buon senso manageriale.
Tuttavia il dado è tratto e ci pensa in chiusura un coriaceo Celentano a dare la spintarella finale al referendum, dicendo che il papa ha detto di votare SI al referendum abrogativo, per preservare l'ambiente e la natura dalle fonti di energia pericolose.
Botti finali con la battuta finale di Santoro che auspica ad una privatizzazione della RAI, in maniera tale che una libera concorrenza ridimensioni i guadagni delle reti di Berlusconi.
Titoli di coda con Vauro che, senza ormai alcun freno, definisce il direttore della RAI e Bruno Vespa servi di Berlusconi.
Applausi e ovazioni per l'uscita di scena, almeno dalla rete pubblica, di Michele Santoro.
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