mercoledì 18 agosto 2010

La Francia rimpatria i Rom



Con una decisione inaspettata Nicolas Sarkozy impone un giro di vite su nomadi e Rom, con sgomberi di campi abusivi e rimpatri forzati.
La Francia democratica e multiculturale si risveglia dall'oggi al domani xenofoba, decisa a rimpatriare 700 Rom verso Romania e Bulgaria entro fine mese.
Cittadini europei a tutti gli effetti, queste persone verrano espulse dalla Francia non per crimini accertati, ma per il solo appartenere a una particolare etnia.
Tale misura non rispetta la libertà di circolazione e protezione dei cittadini europei e sembra sia stata adottata esclusivamente per creare polemiche atte a mascherare una politica in caduta libera nei sondaggi.
Il governo sostiene invece che il provvedimento è giustificato da ragioni di ordine publico, sicurezza e salute pubblica.
In tempi di crisi è evidente che il costo dei rom non è più ritenuto accettabile e non ci sono più risorse economiche da destinare al loro mantenimento.
Troppo spesso anche da noi tra un Rom e un Italiano povero si è scelto di dare prima al Rom, per ragioni dettate esclusivamente dalla comunità Europea. E' significativo osservare che un simile provvedimento, che se fosse avvenuto in Italia avrebbe sollevato un putiferio nei salotti Bruxelles, viene adottato dal paese che più di tutti ha accolto persone di nazionalità straniera.
Resta da capire se queste persone accetterano di restare nel loro paese di origine oppure, come è più probabile, si riverseranno in qualche altro paese europeo, come ad esempio l'Italia.

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