giovedì 26 agosto 2010

Si avvicina il nucleare in Italia



Il governo accelera sul nucleare, stilando le tappe per la costruzione delle prime centrali.
Dopo aver stabilito la tipologia di reattore da installare, si definiranno le province in cui le centrali saranno costruite.
Un punto spinoso della faccenda sta nella scelta per il deposito atomico per gli scarti delle centrali.
In passato il luogo designato per lo stoccaggio dei residui nucleari fu Scanzano Ionico, la scelta fu imposta dall'alto e le proteste paralizzarono il progetto.
Questa volta la Sogin, incaricata del progetto, presenterà la lista delle località idonee ed emanerà un bando di gara.
Per quanto riguarda le centrali, poichè richiedono per il loro funzionamento grandi masse d'acqua, a causa del già eccessivo sfruttamento dei bacini idrici, nelle zone bagnate dal Po' si potrà installare un reattore di tipo compatto, di produzione franco-tedesca. Le altre saranno sul mare e saranno di tipo EPR.

Il reattore EPR, definito dagli anti ambientalisti come una bufala collossale, è in fase di costruzione in Francia e in Finlandia. Il suo progetto è derivato dai reattori di seconda generazione, diffusi in tutto il mondo, ma aggiunge dei nuovi sistemi che ne aumentano la sicurezza a discapito dei costi di realizzazione.
Come ogni progetto in fase di prima realizzazione, in Francia si sono presentate difficoltà tecniche che ne hanno fatto lievitare i costi, ma tali problemi sono correlati allo sviluppo di ogni nuova tipologia di reattore.
La convenienza economica di queste centrali, sta nel fatto che il reattore EPR è in grado di bruciare una quantità maggiore di combustibile, producendo meno scorie e ricavando più energia a pari quantità di uranio. Questo aumento di resa tuttavia porta ad avere delle scorie più radioattive rispetto alla precedente generazione.

Non cè dubbio che i combustibili fossili stanno diventando sempre più inaccessibili ai nostri impianti di estrazione. Come l'incidente nel Golfo del Messico ci insegna, possiamo continuare a estrarre petrolio da giacimenti sempre più in profondità, ma il rischio di un disastro ambientale sarà sempre più elevato.
Molti paesi nel mondo hanno già avviato la costruzione di questi reattori, prima su tutti la Cina, mentre Obama, da sempre sostenuto dagli ambientalisti, ha sdoganando la costruzione di nuove centrali negli States con queste parole:

«So che i difensori dell'ambiente sono contro il nucleare, ma per prevenire le peggiori conseguenze nei cambiamenti climatici dobbiamo aumentare i nostri approvvigionamenti nucleari. Le centrali, saranno sicure e pulite e garantiranno la sicurezza e il futuro del nostro paese.>>

E' evidente che non possiamo più permetterci di fare gli schizzinosi, continuando a importare energia elettrica dall'estero a costi che diverranno sempre maggiori, senza contare che ci sono da sempre decine di centrali nucleari, al confine Francese e Svizzero.

Riportare tale tecnologia nel nostro paese può essere un'opportunità in grado di portare occupazione e sviluppo, a patto ovviamente di affrontare con responsabilità la questione, ed impedendo che le solite organizzazioni criminali arrivino a speculare anche in questo delicato settore.

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