mercoledì 4 agosto 2010

Macchie solari e variazioni climatiche



Le macchie solari sono regioni della superficie del Sole caratterizzate da una temperatura inferiore all'ambiente circostante. Sono interessate generalmente da un'intensa attività magnetica ed hanno una temperatura di circa 5000 gradi Kelvin. Pur essendo molto luminose, il contrasto con le regioni circostanti, più calde grazie a una temperature di 6000 gradi Kelvin, le rendono chiaramente scure. Il numero delle macchie è variabile e si è iniziato il loro conteggio a partire dal 1700.
Fortemente discusse sono le teorie secondo le quali il numero di macchie presenti sulla superficie del Sole influenzino o meno la vita sulla Terra. Quello che è certo è che tali macchie hanno un ciclo di vita misurato in circa 300 anni, coincidente con i picchi di attività solare. L'ultimo picco minimo di attività è avvenuto circa 300 anni fa e in corrispondenza della diminuzione del fenomeno, si è verificata la cosiddetta "piccola era glaciale". Questo periodo fu caratterizzato da un brusco abbassamento delle temperature e da inverni molto freddi che attanagliarono l'Europa e il Nord America. I ghiacciai delle Alpi avanzarono distruggendo numerose fattorie e interi villaggi mentre il fiume Tamigi e i canali dei Paesi Bassi si congelarono. Le carestie divennero più frequenti e le morti per malattia aumentarono. Secondo gli ultimi studi sembra che l'attività solare possa influenzare le "correnti a getto" del pianeta, ovvero i forti venti che soffiano a quote superiori ai 10 chilometri sulla superficie terrestre. Ogni emisfero ha una corrente alle alte latitudini e una meno intensa verso l'equatore. Quando la corrente del nostro emisfero viene bloccata, venti gelidi provenienti da est spazzano l'Europa, abbassandone le temperature. Non a caso nei periodi più freddi della "piccola era glaciale" vengono descritti forti venti provenienti da est, il che rappresenterebbe una conferma della teoria.
La ragione per cui una diminuzione dell'attività solare causa il blocco delle correnti a getto, sembra collegata alla quantità di raggi ultravioletti emessi dalla nostra stella.
I raggi ultravioletti riscaldando gli strati più esterni dell'atmosfera, in particolare le zone al di sopra dell'equatore, danno origine alle correnti a getto. Alcuni indizi affermano inoltre che tale fenomeno possa causare il rallentamento delle correnti oceaniche e in particolare, della "Corrente del Golfo", amplificando il fenomeno.
Spesso si parla del "Riscaldamento Globale", fenomeno per il quale le attività umane stanno portando al surriscaldamento del clima negli ultimi decenni. Tuttavia come si evince da questi ultimi studi, l'andamento climatico ha cicli di attività molti lunghi e quindi potrebbe al momento essere poco influenzato dalle nostre attività.
Vale la pena notare che è stato osservato un'aumento della temperatura di tutti i pianeti del sistema solare. I telescopi spaziali hanno constatato che la temperatura media di Giove è aumentata di circa 10°C, mentre su Marte l'incremento è indicato anche dalla forte diminuzione delle calotte polari. La stesso fenomeno si sta verificando anche nei pianeti più esterni, come Urano e Nettuno.
Fattori estranei alla Terra sembrerebbero quindi influenzare il clima, ma è ancora poco chiaro se si tratti esclusivamente del Sole, della quantità di polvere stellare che filtra i raggi solari, o di causa ancora sconosciute.
Unica cosa certa è il fatto che la nostra impronta sulla Terra potrebbe non essere così significativa, ed eventi al di fuori del nostro controllo potrebbero in futuro decidere delle nostre sorti.

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