giovedì 23 settembre 2010

2° Guerra Mondiale - bomba ecologica



A distanza di più di 60 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, l'umanità sta per affrontarne nuovamente le conseguenze.
Durante il conflitto, più di 8000 navi militari e civili affondarono, portando con se il carburante contenuto all'interno dei serbatoi.
Dopo decenni di corrosione l'acciaio delle navi sta per cedere e il combustibile rilasciato creerà una tale castrofe ambientale da far sembrare l'incidente della Deep Orizon un'inezia.
Alcune navi, tra cui circa 1500 petroliere, hanno già cominciato a rilasciare il loro carico tossico, che si stima ammonti tra i 2,5 e i 20 milioni di litri.
Presto si verificheranno i primi affioramenti che dureranno per tutto il prossimo mezzo secolo, mentre le stime più ottimistiche parlano di un quantitativo pari almeno al doppio del greggio fuoriuscito recentemente nel Golfo del Messico.

Sono già state fatte delle bonifiche su alcune navi mediante una tecnica denominata "hot tapping", attraverso la quale si scaldano i serbatoi per diminuire la viscosità del greggio, si praticano dei fori e si aspira il contenuto.
Tuttavia è un procedimento molto costoso e nessuno è disposto ad accollarsi le spese di un tale intervento.

Nel frattempo i governi tacciono, mentre l'opinione pubblica non è neppure a conoscienza della bomba ecologica pronta ad esplodere.
E' neccessario finchè si è in tempo che le compagnie petrolifere, evidentemente aiutate dai governi di tutto il mondo, mettano a punto un piano che consenta di estrarre il carburante stivato in tutte le navi, in modo da evitare l'ennesima tragedia ambientale.

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