lunedì 20 settembre 2010

Sarkozy, come Robin Hood



Proposta shock da parte di Sarkozy: tassare le transazioni finanziarie in modo da finanziare il raggiungimento degli obiettivi di fine millenio, come la cancellazione della fame dal mondo.
Una trovata che farà sobbalzare i ricchi investitori che speculano trasferendo ogni giorno enormi capitali, il classico uovo di Colombo che nessuno mai ha osato proporre, perchè è chiaro fin da subito che una simile iniziativa verrà sabotata in tutti i modi dalla lobby finanziaria mondiale.
Ma proprio perchè la crisi è stata creata dalle banche e dagli avidi investitori, che non hanno esitato a mandare in bancarotta la Grecia con l'assalto ai titoli di stato e ci hanno provato, fortunatamente senza successo anche con il nostro paese, è sacrosanto fare delle proposte concrete per recuperare le enormi risorse che la finanza virtuale ha sottratto all'economia reale.
Da quando è all'Eliseo la premiere dame Carla Bruni è impegnata in iniziative benefiche, ed è nota l'influenza che riesce a esercitare sul marito anche in faccende politiche, come la nomina di ministri. Molto probabilmente le va attribuito parte del merito della proposta.
Resta da capire se non si tratti di una nuova trovata populista, atta a distogliere l'opinione pubblica dallo scandalo dei finanziamenti di partito da parte di L’Oreal.

Sarkozy considera la finanza mondiale abbastanza matura per fare una scelta di responsabilità, ma visto il momento che stiamo attraversando è evidente che ai ricchi investitori interessa esclusivamente il profitto, costi quel che costi.
Approfittando della presidenza del G8 e del G20 il presidente cercherà di far approvare la tassazione.

Auspichiamo che una tale proposta possa venire approvata quanto prima e costituisca un passo avanti verso un'economia più responsabile, mai più disposta a gettare nel caos nazioni intere pur di fare profitto.

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